Cristiano arriva dall'apnea pura, ha poca esperienza nella spiegazione della teoria, ma molta in mare, e' pescatore da molto tempo e grande atleta, come dimostrato in tante competizioni nelle piscine di tutto il Piemonte.
Alberto ha un'esperienza di insegnamento piu' lunga, tuttavia non si e' mai confrontato con gli allievi in un corso di apnea pura, ma solo applicata in un corso per sommozzatori.
In questo corso le competenze dei due si sono unite rafforzandosi l'un l'altra. Il tempo per gli scambi di esperienze e' stato colto in ogni occasione, soprattutto nei viaggi, ogni giorno avanti e indietro da Torino... al mattino quattro alzatacce consecutive sono il monito che ogni giornata che parte sara' dura anche se ricca di soddisfazione.
I commissari Marta Piccoli (da Trieste, commissario esterno) e Maurizio Biagioli (gia' conosciuto) ci mettono subito a nostro agio, non sono dei cattedratici e cercano di coinvolgerci il piu' possibile in ogni discorso.
lo svolgimento delle lezioni e' subito molto interessante e il loro lavoro di formazione e valutazione e' molto serio e professionale. Maurizio ha tenuto una lezione sulla filosofia dell'apnea, su come approccio da tenere con gli allievi. Si e' poi passati alla spiegazione e dibattito su come far eseguire gli esercizi di bacino delimitato e di acque libere. Il mattino successivo c'e' stata una prova degli esercizi in piscina, si e' posto in particolare l'accento su come coinvolgere maggiormente l'allievo, farlo lavorare per tutta la lezione in modo che si diverta e non rischi di prendere freddo o si senta poco coinvolto.
Inoltre si e' voluto sottolineare l'importanza di far eseguire gli esercizi per gradi, un passo alla volta e di non forzare l'apnea all'allievo, che dv interromperla quando sente che la sensazione di benessere viene meno. Nel pomeriggio la lezione piu' corposa e' stata il rilassamento e la respirazione: Elvimara ha spiegato i metodi piu' efficaci per porsi nel modo corretto di fronte a una apnea. Segue una spiegazione di come si monta un campo di apnea e di come si fanno fare gli esercizi agli allievi in modo che i problemi vengano minimizzati. La giornata e' terminata con la spiegazione di come svolgere una ricerca biologica con l'uso del transetto.
Dopo le due interessanti giornate di formazione, sabato mattina e' il momento dell’esame di acque libere a Noli, si parte da Torino con il pullman tutti insieme, la tensione e' palpabile, il momento di dimostrare cio' che si e' appreso si avvicina...
Cio' che ci attende in Liguria e' una splendida giornata, solo un pelo ventosa, il mare e' quasi calmo, la visibilita', ci dicono e' ottima.
Ci dividono in due gruppi principali, cinque persone che montano il campo di apnea, tra cui Cristiano che dirige e da' disposizioni dalla riva; gli altri fanno gruppo e discutono su come svolgere gli esercizi... si parte! Marta ci chiama e da quel momento siamo istruttori: bisogna pensare a tutto, e di cose da fare ce ne sono parecchie. Spiegare gli esercizi che andremo a fare e' solo il piu' facile dei compiti, dobbiamo motivare gli allievi, tranquillizzarli, chiedere delle loro condizioni fisiche e accertarsi di quelle psicologiche: se la sentiranno di scendere in acqua per provare gli esercizi spiegati?
E' stato svolto solo l'esercizio dell'apnea profonda a 15 metri, problemi grandi non ci sono stati, a parte il piazzamento del campo (piu' complesso di un campo di apnea per allievi ARA). Molta attenzione e' stata posta all'attrezzatura utilizzata: gli istruttori sono l'esempio per gli allievi, nella loro attrezzatura non deve esserci alcun compromesso, specialmente per quanto riguarda la sicurezza.
Al pomeriggio e' stata svolta la prova di teoria, una lezione preparata dai candidati, e' stato valutato, oltre alla preparazione dei canditati, l'uso di supporti multimediali (presentazione powerpoint, fotografie, disegni) per tenere alta l'attenzione degli allievi. Ogni lezione e' stata valutata dagli altri candidati e si e' verificato se avesse il taglio e la complessita' giusta per gli uditori ai quali era rivolta.
E' stato detto che sono in dirittura di arrivo le slide powerpoint relative ai corsi di ARA e sono in preparazione quelle di apnea: nel prossimo futuro proiezione di lucidi in un corso credo sara' la norma e lo strumento slide diventera' piu' importante del libro per un istruttore mentre spiega.
Domenica infine sono state svolte bacino delimitato, stessi esercizi delle prove svolte due giorni prima, nella valutazione sono stati tenuti in conto la gestione del gruppo, la capacita' di ottenere attenzione, quella di non annoiare o demotivare gli allievi; infine si e' data molta importanza alle tecniche di svolgimento degli esercizi e su come aumentare l'efficienza degli stessi. A tal proposito e' stato segnalato che uscira' un manuale federale sulle tecniche di svolgimento degli esercizi(forse per l'EUDI 2008), cosi' si avra' un riferimento preciso su come insegnare gli esercizi in bacino delimitato (e anche al mare), e non si correra' il rischio di insegnare le cose in modo differente da istruttore a istruttore.
Veramente una bella esperienza!!
Aggiungiamo le considerazioni di Cristiano, certi che possano essere d'aiuto a tutti quelli che si avvicinano per la prima volta ad un esame istruttori :
Il racconto più che esauriente fatto da Alberto vi faccia spero immaginare di essere stati lì con noi.
Aggiungo solo poche righe, di solito non sono prolisso, infatti, nella spiegazione di teoria al corso, sono stato l’unico del mio gruppo a finire prima del tempo.
Per me e stata una prova abbastanza sofferta, anche se all’inizio ero apparentemente calmo e tranquillo, l’agitazione che saliva dentro di me, non mi ha fatto esprimere, nel modo che avrei voluto, probabilmente con l’inesperienza, ho compiuto errori grossolani anche negli esercizi fisici dove non avrei dovuto avere dubbi.
Coloro, che erano preposti ad esaminarci, avranno visto qualcosa di giusto in me, visto che dopo tanta mia sofferenza, mi hanno brevettato come istruttore d’apnea.
Questo per me è il punto di partenza, per una lunga carriera, insieme con tutti voi del circolo, che mi siete stati d’aiuto, in primis i miei ISTRUTTORI Guido e Lilli che mi hanno incoraggiato e aiutato, ma anche Alessandro che più volte ha offerto la sua esperienza, un grazie anche ad Alberto compagno d’avventura ed ora anche d’apnea.
Spero che col tempo, possa diventare bravo la metà di Guido e Lilli e soprattutto, di affinare quella capacità, di trasmettere la tranquillità, il sapere e il loro modo di vivere l’apnea.
Un saluto a tutti voi e ci vediamo in piscina!
Cristiano